Paolucci su sanità teatina: La Regione si sveglia e dopo le nostre proteste assume gli operatori sanitari non assunti dalla Asl 2, ma taglia di nuovo i fondi all’ospedale di Chieti

“Non solo la Regione e la Asl hanno lasciato per 9 mesi senza lavoro gli operatori sanitari risultati idonei al concorso dell’autunno 2021 per la selezione di Oss di categoria B, salvo svegliarsi improvvisamente dopo la loro e la nostra protesta, ma dalle dichiarazioni dell’ex assessore Febbo, apprendiamo che c’è il rischio che lascino di nuovo senza fondi l’ospedale clinicizzato, sconfessando gli annunci fatti giorni fa ben prima di diventare un impegno, perché c’è di nuovo l’urgenza di fare bancomat con le risorse destinate alla sanità teatina. Non è pensabile che l’ospedale diventi merce di scambio per la campagna elettorale di centrodestra, né che la città subisca un nuovo scippo, l’ennesimo, dopo la perdita di tutti i finanziamenti e i progetti pronti lasciati dal centrosinistra, perché il capoluogo avesse un ospedale moderno e un Dea di II livello”, duro il commento del capogruppo regionale Pd Silvio Paolucci sulla situazione della sanità cittadina, chiedendo certezze sui tempi delle assunzioni degli operatori sanitari esaminati e sui fondi per il presidio.

“E così succede che solo dopo le proteste dei candidati ammessi alla graduatoria e la nostra mobilitazione politica, la Regione oggi annuncia che procederà alle assunzioni. Ciò nonostante Chieti resta comunque la Cenerentola dell’agenda della Regione, perché a pochi giorni dall’annuncio del progetto di riqualificazione dell’ospedale da 60 milioni, perde una considerevole fetta dei fondi, forse più utili altrove alla causa dell’imminente campagna elettorale – rimarca Paolucci – . Un gioco al massacro che pagano i cittadini, gli stessi che a settembre andranno a votare e che in questi tre anni e mezzo di governo del centrodestra hanno visto la Regione togliere  a Chieti 30 milioni di risorse destinate al nuovo presidio, per coprire il suo deficit a scapito dell’ospedale; depotenziare progressivamente e continuamente la struttura ospedaliera, le sue professionalità e servizi, a vantaggio di altri insediamenti e a discapito di chi ha i medesimi diritti di cure del resto della comunità abruzzese.

Così i soldi per l’ospedale teatino ancora una volta sembrano volare altrove, preda ora anche della fame di poltrone per Camera e Senato che sta impegnando il centrodestra in questi giorni. Evidente che lavoratori e cittadini non sono priorità per chi governa la regione”.