La sanità che cambia. L’ospedale Renzetti di Lanciano ha numeri positivi per l’attività svolta, ma va specializzato.

Ci deve essere un cambio culturale da una sanità che ha posto per anni il medico al centro del sistema, ad una che pone il cittadini al centro di ogni scelta. Il cittadino ha bisogno di servizi che funzionano. Servizi che si spostano sul territorio in una sanità che deve ridurre l’ospedalizzazione e alzare l’assistenza territoriale. Una sanità che negli ospedali deve dare poche specialità ma ad alti livelli per la sicurezza degli utenti. L’ospedale Renzetti di Lanciano ha numeri positivi per l’attività svolta. Può vantare il 100% dell’occupazione dei posti letto in day hospital, ma produce mobilità passiva ad esempio nell’ambito della chemioterapia. Va specializzato. L’obbiettivo è avere un unico presidio per acuti nell’area frentana e uno territoriale con i taglio dei doppioni dei reparti nell’area urbana per un maggiore equilibrio nella distribuzione delle risorse,  investendo su strutture, rete di emergenza urgenza, diagnostica e medicina territoriale.

Silvio Paolucci
Assessore alla Sanità – Regione Abruzzo

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