Visita ispettiva Paolucci a Teramo ad Asl e Ater: Mancano scelte e governance da parte della Regione

“Asl e Ater, sanità e sociale, due aspetti fondamentali della politica amministrativa della Regione che la Giunta Marsilio non affronta, questo l’esito della mia visita ispettiva a Teramo per fare il punto sull’iter del nuovo ospedale e sullo stato degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Entrambi gli ambiti sono fermi a causa della mancanza di programmazione divenuta ormai la malattia cronica di questo esecutivo”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci che con i consiglieri Dino Pepe del Pd e Sandro Mariani di Abruzzo in comune, stamane ha fatto tappa alla Asl, dove è stato ricevuto dal direttore generale Maurizio Di Giosia. Nel pomeriggio, con il consigliere Dino Pepe ha incontrato la presidente dell’Ater di Teramo Maria Ceci e il consigliere Giammario Cauti.

“Tutto fermo per il nuovo ospedale – denunciano i consiglieri – in cassa ci sono 121,5 milioni di euro, ma sono bloccati da tre anni perché per poterli utilizzare occorre la rete ospedaliera e l’atto di programmazione che il governo Marsilio non è ancora stato capace di fare. Una carenza gravissima, perché per realizzare l’ospedale occorre la copertura integrale dell’importo e il ricorso al project financing, oppure il ricorso all’appalto interamente pubblico richiedono delle scelte e un atto di programmazione sul fronte dell’edilizia e della rete ospedaliera che la Regione ad oggi non compie. Un’inerzia che ormai dura da 36 mesi e che ha come conseguenza il fatto che le risorse, accumulate soprattutto grazie al lavoro compiuto dalla nostra giunta di centrosinistra, sono inutilizzabili. Senza provvedimenti accadrà che l’ospedale di Teramo resterà sulla carta e negli slogan della propaganda di Marsilio, un gioco che rischia di durare fino alla fine del mandato. Di propaganda non si può vivere per tutti i 5 anni di consiliatura senza far gravare sulle spalle degli abruzzesi costi sociali pesantissimi e costringerli a migrare oltre, limitando così il diritto alla salute e alle cure che dovrebbero avere garantito sul proprio territorio”.

Carenza di attenzione dalla Regione anche sul fronte dell’edilizia pubblica: “Che non dovrebbe mancare verso l’Ater di Teramo, visto che siamo in presenza di un’Azienda che deve gestire la ripresa dal sisma e, dunque, i fondi della ricostruzione – spiegano Paolucci e Pepe – Sono 61 gli edifici interessati da tali azioni per cui sono disponibili 61 milioni di euro, un carico importante rispetto le altre Ater. L’Azienda teramana vuole investire molto anche sul bonus del 110 per cento, opportunità per fare la manutenzione necessaria in molti casi a rendere agibili gli alloggi. Sono impegni importanti a cui il governo regionale non può far mancare supporto, come sta invece accadendo, visto che l’ultimo intervento finanziario sui costi di funzionamento, pari a 400.000 euro, porta la firma del centrosinistra. Rispetto alle sfide all’area cratere deve esserci massima attenzione alle risorse per il mancato trasferimento dei canoni e anche al personale perché possa essere assicurata la concretezza delle scadenze”.