Sul riordino dei posti letto delle cliniche Spatocco e Villa Pini di Chieti sollevate questioni prive di fondamento

“Sono stupito dalla polemica che si è scatenata intorno al riordino dei posti letto delle cliniche Spatocco e Villa Pini di Chieti, soprattutto perché sono state sollevate questioni prive di fondamento, che rischiano solo di ingenerare confusione nell’opinione pubblica”.
Lo sottolinea l’assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, replicando alle dichiarazioni del consigliere regional Mauro Febbo.

“Va precisato – spiega Paolucci che il Decreto Lorenzin, concertato nella precedente legislatura dell’allora assessore Febbo, e pubblicato il giugno scorso, impone e favorisce la concentrazione delle prestazioni sanitarie, anche se dislocate in siti diversi all’interno della stessa regione, e a maggior ragione, dunque, se erogate da presidi (pubblici o privati) che si trovano a distanze molto ravvicinate. Non può quindi essere considerata causa ostativa il fatto che i posti letto interessati dal riordino, insistono su due differenti Asl, per di più contigue”. Per Paolucci, inoltre, non corrisponde al vero che tutti i posti per acuti di Villa Pini e Spatocco saranno trasferiti a Pescara: di questi 111 posti letto ospedalieri rimarranno a Chieti, il numero massimo utilizzabile presso la clinica Spatocco. “La realtà – prosegue l’assessore – è che non c’era nessuna alternativa: senza questo riordino non sarebbe stato possibile, a partire dal primo gennaio 2017, budgetizzare Villa Pini, perché sotto i 60 posti letto. Il risultato è che a quel punto sarebbe stata chiusa, con pesanti conseguenze sia sul profilo assistenziale, che sotto il profilo occupazionale. Fa però riflettere che a sollevare questa polemica sia stato proprio Febbo, che ha scelto di portare Villa Pini sotto i 60 posti letto, pur conoscendo lui il Decreto Lorenzin allora in discussione, e nel frattempo ha consentito operazioni di spostamento di posti letto e budget come nei casi Sanatrix e Santa Maria. Scelte che hanno costretto una parte importante della comunità abruzzese (visti i numeri della mobilità passiva, che ha raggiunto nel 2013 e 2014 cifre record), a spostarsi non di 15 minuti, ma di centinaia di chilometri per farsi curare”. Secondo l’assessore, inoltre, la riorganizzazione della Spatocco a Chieti, sarà funzionale anche all’attività del policlinico teatino, dove si registrano criticità sull’area medica (non su quella chirurgica), con disservizi per i pazienti che spesso restano sulle barelle in attesa di un posto letto disponibile”.
(da REGFLASH) FF/16/01/21

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