Il segretario del Pd: “Metodi medievali dal centrodestra. Noi apriremo un confronto vero con operatori, utenti e amministratori locali”
«A Chiodi non basta aver regalato a se stesso ed ai suoi amici ben sei mesi di stipendio a spese degli abruzzesi: ha scelto di iniziare la campagna elettorale sulla salute delle persone e sul sistema sanitario pubblico. Presto, molto presto tutto questo finirà, e gli abruzzesi potranno finalmente essere trattati da cittadini e non da sudditi». Lo afferma Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito democratico abruzzese dopo le dichiarazioni di Gianni Chiodi sul futuro della sanità in Abruzzo. «Gli ospedali abruzzesi non sono dei set sui quali farsi fotografare sorridenti – spiega Paolucci – ma luoghi dove i cittadini sono sottoposti a servizi sempre meno qualificati, a liste d’attesa interminabili ed a disservizi di ogni tipo. La sanità di Chiodi e del centrodestra è esattamente questa, continuamente bocciata dal giudizio dei cittadini e dalle ricerche indipendenti come quella dell’agenzia nazionale Agenas. E dopo cinque anni di disastro, anzi dopo aver prolungato di sei mesi la legislatura come mai era avvenuto nella storia d’Italia, ora Chiodi torna ad annunciare progetti e programmi senza aver avuto il coraggio e la dignità di ascoltare i medici, gli infermieri, gli altri operatori sanitari, i sindaci, i rappresentanti delle istituzioni e delle forze sociali, come se la salute fosse affare privato dell’ufficio di Chiodi e di pochi altri accoliti concentrati sulla pura conta dei numeri a spese della qualità del servizio sanitario. Tutto questo – annuncia Paolucci – finirà presto, perché i cittadini daranno fiducia al nostro progetto e sarà con loro che disegneremo la nuova sanità, non contro di loro. Siamo al lavoro affinché gli ospedali diventino luoghi di servizi di eccellenza, non set pubblicitari».