Regione, Paolucci su tensioni nel centrodestra: “Salta la prima commissione, resa dei conti fra alleati”

“Resa dei conti post elettorale in seno al centrodestra, la Lega passa dalle parole ai fatti e fa saltare la Commissione Bilancio, che oggi a L’Aquila doveva analizzare la legge per dare copertura finanziaria postuma alla convenzione per erogare milioni di euro al Napoli calcio”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.

“Il malumore fra alleati è contenuto nelle due righe con cui oggi stesso la seduta è stata disdetta dal presidente – così l’ex assessore al Bilancio Paolucci – Era una seduta importante perché sarebbero state fatte emergere le tante criticità di una convenzione e di una legge che tenta di mettere una pezza all’accordo tra il Napoli Calcio e la Regione Abruzzo per il ritiro milionario a Castel di Sangro, pagato con i soldi dei cittadini e delle imprese abruzzesi. Sotto il profilo tecnico, sull’iniziativa legislativa presentata, che doveva essere discussa questo pomeriggio, gravano pesanti vizi di legittimità a partire dalla modalità di copertura finanziaria per la quale il Collegio di revisione non è riuscito neanche ad esprimere il proprio parere, viste le lacune documentali. Una legge che da tempo noi diciamo essere illegittima perché fatta senza le necessarie coperture e strumenti. Una convenzione dove decide tutto il Napoli e nulla la Regione, e dove non c’è certezza sulle spese da sostenere. Sotto il profilo politico, invece, è una vera e propria sfida quella della Lega, che apertamente reclama la testa proprio dell’assessore al Turismo Mauro Febbo, “reo” di aver causato la sconfitta del centrodestra a Chieti e pronta a mettere in discussione le scelte dell’intera coalizione di governo, pur di vedere il “nemico” alla berlina e fuori dall’esecutivo. 

Questa è la politica di cui l’attuale classe dirigente regionale è capace: regolamenti di conti e grande efficienza e attenzione solo alle poltrone. In questi quasi due anni di governo oltre questo abbiamo visto solo gli strafalcioni sulle leggi prodotte. È solo il potere che gli interessa e infatti quando il potere non ce l’hanno, o per qualche ragione viene meno, gli alleati si logorano”.