Regione, Paolucci: Assestamento bilancio con troppe lacune, allarmi annunciati, impossibile votarlo

“Sanità, tagli ai trasporti, cartolarizzazioni: contrari all’assestamento di bilancio perché troppe sono le cose che mancano e su cui il Governo regionale non ha fornito un’adeguata risposta”, così il capogruppo PD in Consiglio Regionale, Silvio Paolucci.

“Non poteva essere altrimenti, perché sono così poche le informazioni che ci sono state date e così inconsistenti le risposte che non potevamo avallare un assestamento simile  – incalza Paolucci – Sul tema trasporti si rischia di attivare un nuovo debito fuori bilancio che pagheranno gli abruzzesi su un servizio fondamentale, perché ad oggi non è stato ripristinato un euro dei 7 milioni di tagli operati dall’esecutivo al fondo regionale del settore. Non convincono nemmeno le azioni di ripianamento del debito sulla sanità, il cui disavanzo viene oggi certificato dalle dichiarazioni del centrodestra stesso, che danno ragione a tutti gli allarmi che abbiamo lanciato in questi quasi tre anni di consiliatura e che confermano anche le cifre di un debito anche superiore ai 130 milioni di euro che avevamo paventato. Mancano le azioni dovute per ripianare il disavanzo sul bilancio ordinario della Regione, alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale, su cui non ci è stata fornita alcuna documentazione delle certificazioni tramesse al MEF in base alla Sentenza, né attestazioni dei dati inerenti i pagamenti complessivi effettuati dalla Regione Abruzzo per le spese in Conto capitale per ciascuno degli esercizi finanziari 2018, 2019 e 2020, con i relativi aumenti (o diminuzioni) percentuali annuali rispetto al valore di riferimento dell’esercizio 2017, per poter valutare l’aderenza dell’azione amministrativa regionale alle disposizioni statali da seguire. Nulla nemmeno sul fronte delle cartolarizzazioni scadute, che grazie alla gestione sobria negli anni precedenti e avrebbero consentito di liberare oltre 40 milioni.  Evidentemente queste risorse, che vengono comunicate come “ritrovate” , in parte le hanno utilizzate per gli ulteriori accantonamenti per la sentenza, mentre in gran parte le hanno utilizzate con le leggi omnibus. Tutto questo ha un peso che non sarà la politica a pagare, ma che si trasformerà in tagli e ipoteche che gli abruzzesi non meritano di avere”.