Presidi per diabetici: nelle nuove disposizioni anche microinfusori e sensori di ultima generazione.

Con l’ approvazione da parte della Giunta regionale delle “Disposizioni in materia di prescrizione e dispensazione dei dispositivi per l’autocontrollo e l’autogestione di soggetti affetti da diabete mellito”, la Regione Abruzzo si è posta l’obiettivo di uniformare nelle diverse realtà regionali le procedure di accesso e di utilizzo appropriato, da parte dei pazienti diabetici sia adulti che pediatrici, dei dispositivi medici per l’autocontrollo e l’autogestione del Diabete Mellito, incluso i moderni dispositivi a tecnologia complessa.

L’atto programmatorio, nel promuovere l’appropriatezza nell’uso delle tecnologie regolamenta per la prima volta in Abruzzo, in modo uniforme, i criteri di selezione per un uso mirato della terapia con microinfusori e delle altre tecnologie complesse, come ad esempio i sensori per la misurazione continua della glicemia, garantendo l’adesione ai criteri di prescrizione ben definiti e con essi la competenza dei servizi che compongono la rete diabetologica abruzzese. L’obiettivo sarà anche quello di formare e informare sull’uso appropriato delle tecnologie le persone con diabete, insieme a tutti gli operatori sanitari e non sanitari coinvolti. In Abruzzo sono circa 4000 i pazienti con diabete insulino-trattati di età adulta e circa 600 in età pediatrica che potranno usufruire di questo nuovo modello di erogazione con una tecnologia innovativa rispetto alla metodologia tradizionale di autocontrollo glicemico, che non è sostitutiva ma integrativa per ridurre la frequenza dei controlli tradizionali e migliorare l’esito delle cure. L’accesso a questi dispositivi, a causa delle significative innovazioni tecnologiche degli ultimi anni e della mancanza di un protocollo regionale, era precluso o molto spesso avveniva per il tramite di procedure non sempre uniformi nelle ASL della Regione. Il documento fa proprie le evidenze scientifiche che stanno alla base di un corretto percorso assistenziale della malattia diabetica, nell’ambito del quale vengono indicati i criteri di selezione dei pazienti, le modalità di prescrizione e rimborsabilità dei dispositivi e la rete dei centri prescrittori. Il gruppo regionale di lavoro che ha contribuito alla stesura del documento ha visto la partecipazione delle Associazioni dei pazienti, dei professionisti diabetologi, dei medici di medicina generale, dei farmacisti aziendali, dei tecnici dell’Assessorato e dell’Agenzia Sanitaria Regionale.

In Italia, la disponibilità di molti e sempre nuovi dispositivi medici e la spesa per l’acquisto degli stessi, stanno assumendo, nel corso degli anni, una rilevanza sempre maggiore. Diventa quindi necessario individuare azioni che portino a un equilibrio tra alcuni elementi: la disponibilità al paziente dei prodotti innovativi, l’appropriatezza in fase di programmazione, di acquisto e di utilizzo dei dispositivi, e la disponibilità finanziaria delle strutture del Servizio Sanitario Regionale. E’ necessario avere come obiettivo l’impiego di strumenti e procedure idonei ad ottenere risultati sicuri e a ridurre il potenziale rischio e i costi, personali e sociali, connessi ad un non appropriato autocontrollo glicemico.

Dopo il precedente provvedimento di approvazione del PDTA per la Malattia Diabetica che ha definito un nuovo modello di assistenza in grado di migliorare la qualità della vita dei pazienti – ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci – abbiamo introdotto un altro tassello importante in termini di appropriatezza e qualità delle cure per i nostri cittadini con problemi legati alla patologia diabetica. Soprattutto abbiamo voluto colmare un vuoto normativo dei nuovi LEA, attraverso la definizione delle modalità di fornitura e rimborsabilità dei diversi dispositivi diabetici sulla base del fabbisogno e del livello di gravità della malattia. Non era ne facile ne scontato per una regione in Piano di Rientro come la nostra, muoversi in questa direzione, perché l’aumento di spesa dovrà comportare non un razionamento dei costi ma una riqualificazione. In questo modo, come qualità delle cure erogate, potremo allinearci alle regioni di riferimento del nord Italia. Finora senza un protocollo regionale – ha spiegato l’assessore – l’accesso ai moderni dispositivi era in molti casi precluso ai nostri pazienti, in altri casi condotti in modo sperimentale, quasi sempre in maniera difforme da Asl ad Asl. Con queste nuove disposizioni prevediamo quindi l’adozione di microinfusori e sensori di ultima generazione e, con l’adeguamento degli standard della rete diabetologica abruzzese, individuiamo anche i centri diabetologici abilitati alla loro prescrizione e impianto. Passo dopo passo, più che le parole preferiamo fatti e atti concreti”.