Paolucci, Menna e Marongiu al presidio dei lavoratori della Trigano Van di Paglieta: La Regione intervenga e riattivi il tavolo dell’automotive

“Stare accanto ai lavoratori della Trigano Van di Paglieta in cassa integrazione, nonostante l’azienda sia uno dei marchi leader dell’automotive per la produzione dei van, è doveroso. Altrettanto doveroso per la Regione è attivare politiche che prevengano quello che sta accadendo qui e su altre realtà del settore, al posto di alimentare un’inerzia che non pone né freni, né alternative alla perdita di centinaia di posti di lavoro. Ci aspettavamo che oggi al presidio fosse testimoniata tale presenza, ma nessuno dell’esecutivo e del Governo regionale li ha raggiunti, cosa che non lascia ben sperare sulle iniziative da mesi giacenti a sostegno di una filiera essenziale della nostra economia”, così il capogruppo  consiliare Pd Silvio Paolucci, che oggi ha visitato il presidio di Paglieta con il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e il segretario provinciale del Pd, Leo Marongiu.

“Non è possibile lasciare sole le maestranze – ribadiscono gli esponenti politici – è indispensabile dialogare per trovare una soluzione, o quantomeno una rotta da seguire perché ciò che sta accadendo anche al settore automotive, non si verifichi ancora. La Regione ha istituito un tavolo per il comparto, partito e mai più convocato: lì bisogna confrontarsi con tutti i soggetti interessati, parti sociali in primis. Porteremo questa istanza alla capigruppo del Consiglio regionale, perché la Regione torni ad assolvere un ruolo presente e propulsivo. Parliamo di un settore strategico che non può correre il rischio di ridimensionamenti, peraltro in un momento cruciale per alimentare nuovi modelli di crescita e o sviluppo post pandemia. Parliamo anche di lavoratori messi in cassa integrazione nonostante l’azienda non viva crisi, ma si trova a dover affrontare problemi importanti come i rincari, la carenza di materie prime, la crisi sociale, su cui non può mancare la presenza della Regione. A breve molti contratti a termine attivati dalla Trigano scadranno, bisogna creare prerogative per dare futuro ai lavoratori, perché questo è l’unico modo per dare respiro alla nostra economia e al territorio in cui queste realtà prendono vita e producono”