Chiedono la Commissione d’inchiesta sui trasporti e non fanno nulla per istituirla, intanto il servizio è ai minimi storici per personale, mezzi e disagi

“Ma con tutto il lavoro nemmeno iniziato sui trasporti, come fa il presidente Marsilio a tracciare un bilancio positivo e ottimistico su questo primo anno di governo della Regione Abruzzo?”, così il capogruppo PD Silvio Paolucci. 

“Siamo fermi su tutti i fronti, anche su un tema che non contempla l’inerzia – riprende l’ex assessore regionale – Dopo aver lasciato per tutti questi mesi a piedi cittadini e utenti, senza aver investito, né assunto, né innovato sul trasporto abruzzese, il centrodestra non è riuscito nemmeno a istituire la Commissione d’inchiesta che era stato lo stesso presidente della TUA Gianfranco Giuliante ad invocare pochi mesi dopo la sua nomina, con il placet persino entusiasta di Marsilio e l’approvazione dell’opposizione, d’accordo a ché si facesse chiarezza sul settore. Niente. I cittadini continuano a rimanere a piedi perché mancano i mezzi, mancano i lavoratori, si sbaglia nell’assunzione del personale, sia che si parli di autisti e manutentori da un lato, che degli amministrativi dall’altro, ma di Commissioni d’Inchiesta nemmeno l’ombra. Pensare che il PD, onde evitare che tali promesse rimanessero lettera morta, ha persino raccolto le firme per istituirla e preparato una bozza di delibera per arrivare all’insediamento di questo organismo, con la speranza che possa aiutare a procedere in modo razionale e positivo, come fino ad oggi non abbiamo visto. La maggioranza a questo appello non ha ancora risposto: eppure non devono fare grandi cose, devono solo essere coerenti rispetto a un’istanza lanciata da loro stessi. Dal canto nostro non possiamo fare altro che ricordare gli impegni presi, perché parliamo di un settore sensibile che in questo ultimo anno soffre di una mancanza di programmazione e di una inefficiente gestione del servizio. 

Nessuna luce, anzi, non è stato ad oggi nemmeno chiesto un confronto con Trenitalia per rivedere la convenzione per la bigliettazione, scaduta al 31.12.2019, per adeguarla alle nuove esigenze di servizio, ma che comunque garantiva a Tua un’entrata di circa 700.000 euro. Ora, queste risorse arrivano? Nulla: non si sa nemmeno se si sta procedendo a verificare se le imprese affidatarie dei servizi in subconcessione stiano applicando il Ccnl autoferrotranvieri Mobilità TPL, espressamente previsto per gli operatori di esercizio (conducenti di autobus) impiegati nel servizio di trasporto pubblico locale. Tant’è che sembra che le stesse imprese affidatarie si stiano avvalendo di personale autoferrotranviere posto in quiescenza da altre società. Con il ricorso alle subconcessioni, insomma, oltre a danneggiare le aree a domanda debole della nostra Regione con un peggioramento della qualità dei servizi erogati, sono cancellati, mediante blocco del turn over, tutti i posti di lavoro per i nostri giovani, questo per favorire precarietà contrattuale sottopagata.

Infatti le procedure di concorso avviate nella precedente legislatura per assunzione di nuovo personale manutentivo sono ancora bloccate, con conseguenti numerosi fermi tecnici dei mezzi, mentre invece si prediligono i concorsi per gli amministrativi. Non va meglio sul parco mezzi, pur di disconoscere il lavoro fatto, unica base razionale su cui costruire una programmazione seria, sono state bloccate le iniziative portate avanti dalla ex Giunta di ammodernare la flotta su ferro e su gomma: sono congelati i 20 milioni per l’acquisto di nuovi treni e gran parte dei 10 milioni previsti dal Masterplan per l’acquisto di nuovi autobus sono stati riprogrammati per altro utilizzo. Tutto ciò è segno evidente che questa maggioranza non è in grado di governare, si attiva solo per fabbricarsi il consenso e così anche questo settore è destinato a colare a picco per inerzia manifesta”.