«La programmata fuoriuscita di Chiodi dal ruolo di commissario per la ricostruzione non è un traguardo, ma solo un punto di partenza: ora per l’Abruzzo e L’Aquila in particolare bisogna aprire una nuova pagina in cui si scrivano da subito alcune parole d’ordine come trasparenza, partecipazione,
“Chiodi ora ha il dovere di gestire l’emergenza, far uscire l’Abruzzo dall’isolamento in cui è precipitato, fare il massimo perché possa tornare nella normalità nei limiti del possibile e prevenire quanto potrebbe accadere con la nuova annunciata ondata di maltempo dei prossimi giorni. Un
“L’ondata di maltempo che sta colpendo l’Abruzzo da 48 ore è eccezionale quanto gravi e diffuse le responsabilità di enti locali, gestori di autostrade e trasporti locali, e non da ultimo della drammatica assenza dell’istituzione più importante, la Regione, che pure è incaricata del
“Chiodi dimostra di non aver imparato nulla dalla cocente sconfitta alle amministrative ed ai rilevamenti sulla scarsa popolarità di cui gode. Gli abruzzesi lo bocciano ogni volta che possono proprio perché stanchi dei suoi continui annunci che si trasformano in un nulla di fatto. Oggi ne ha
“Mese dopo mese emerge con chiarezza che i settori sui quali Chiodi governa con una concentrazione di poteri mai visti prima, e cioè sanità e ricostruzione, sono al centro di una vera e propria emergenza etica. A questo punto diventa indispensabile che Chiodi prenda le distanze dai suoi
“Chiodi sprofonda all’ultimo posto nella classifica nazionale di gradimento dei presidenti di Regione. Un’umiliazione per l’Abruzzo: il presidente-commissario ormai ha fallito, gli abruzzesi lo bocciano ogni volta che possono”. Tweet
“La violenta polemica scoppiata all’interno del centrodestra sul servizio informatico della Sge arriva dopo l’esplosione dei costi di gestione denunciati dalla stampa. Questo basta per imporre l’immediato stop alla fallimentare gestione commissariale targata Gianni Chiodi”. Lo afferma il
“Non solo lunghissime liste d’attesa e una nuova emigrazione dei pazienti abruzzesi verso altre regioni: la stagione commissariale di Gianni Chiodi sta facendo tornare il partito delle tessere nella sanità, mortificando la professionalità di molti medici e operatori perbene e annullando gli
Il segretario Pd: «L’unica riforma introdotta dal bilancio è la società unica dei trasporti voluta da noi». «Chiodi arriva a gioire per un bilancio regionale che non segna nessuna svolta, ripropone spese e clientele, non riduce le tasse e contro il quale persino pezzi della sua maggioranza di
“L’unico obiettivo strategico al quale Chiodi ha piegato per tre anni l’economia, lo stato sociale e il diritto dei cittadini alla trasparenza, e cioè il pareggio di bilancio nella sanità, viene mancato per 40 milioni di euro. L’ammissione di Chiodi arriva solo dopo la denuncia del Pd, e