Atessa: espresso nulla osta da tavolo tecnico programmazione come ospedale area disagiata

Per il riconoscimento del nosocomio di Atessa come ospedale di area disagiata, è stato espresso il nulla osta dal tavolo tecnico di programmazione, istituito in ottemperanza della DGR n.642 del 7 novembre 2017.

Alla riunione per le valutazioni conclusive hanno partecipato: il Dott. Mascitelli Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, il Dott. Vincenzo Orsatti Direttore Sanitario della Asl2, il Dott. Giulio Borrelli Sindaco della città di Atessa e il Dott. Germano De Sanctis Dirigente del Servizio Programmazione del Dipartimento Salute e Welfare.

Nel documento finale, che da il via libera alle procedure di riconoscimento di ospedale di area disagiata si sottolinea che bisogna considerare la necessaria gradualità dei processi di riordino della rete ospedaliera che ha richiesto una valutazione aggiornata del presidio ospedaliero di Atessa e la domanda sanitaria che ad esso si rivolge.

Il nosocomio di Atessa resta punto di riferimento essenziale per un area che comprende 31 comuni collocati in un territorio montano e premontano, che può rendere difficoltoso il raggiungimento di altre strutture sanitarie, richiedendo in tal caso criteri di autosufficienza per le funzioni di base.

La ricca analitica documentazione prodotta dal tavolo tecnico dovrà essere sottoposta all’esame del tavolo di monitoraggio nazionale, composto dal ministero della salute e da rappresentanti della conferenza stato regioni, prima della decisione finale; è questa la procedura prevista per la rete ospedaliera.

L’Assessore Silvio Paolucci: “Confermo l’obiettivo che ci eravamo dati con l’uscita dal Commissariamento. Vogliamo creare tutte le condizioni possibili, nel rispetto delle norme nazionali, per rendere la nostra sanità capace di dare le risposte giuste ai bisogni di assistenza e alle esigenze delle nostre popolazioni. Il caso dell’Ospedale di Atessa è  emblematico. Senza nessuna visione ragionieristica, vogliamo riaprire una interlocuzione con il Ministero sulla base di dati epidemiologici e bisogni effettivi, confidando in un parere positivo a livello nazionale. Avevamo preso degli impegni e intendiamo da parte nostra mantenerli. In questa fase, inoltre, la programmazione di dettaglio sui singoli Presidi della nostra Regione farà di tutto per il miglioramento dei servizi sanitari al di là del nominalismo delle classificazioni degli stessi Ospedali”.