«Con le due nuove Province il governo ha fatto la scelta più naturale, la stessa che con coraggio la segreteria regionale del PD aveva proposto da tempo. Nessun territorio esca sconfitto da questa vicenda: l’unico perdente è il Pdl, che con i suoi sindaci ed i presidenti delle attuali Province, ha messo in scena un teatrino stucchevole che ha davvero rappresentato un punto basso del dibattito politico abruzzese». Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. «Il Pdl ha dimostrato semplicemente di essere incapace di dare qualunque risposta unitaria persino ora che ha fra le mani il governo delle tre città maggiormente coinvolte, delle quattro Province e della Regione. Un Pdl preso ad alimentare un campanilismo non più alimentabile dalla spesa pubblica come nel passato, ed intrappolato dalla logica della preferenza unica come se la difesa del campanile e il qualunquismo fossero elementi determinanti del consenso individuale. Gli abruzzesi sono ormai molto più avanti di questa destra. Ora è necessario un accordo forte fra le città capoluogo – sottolinea il segretario Pd – affinché la ridefinizione dei poteri diventi un’opportunità per disegnare un nuovo assetto funzionale al nostro territorio a partire dai servizi alle persone».