Approvata, per la prima volta in Abruzzo, dalla Giunta Regionale, su proposta dell’assessore Silvio Paolucci, la Rete Regionale e il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per la Sclerosi Multipla. La Sclerosi Multipla è la seconda causa più comune di disabilità neurologica nel giovane adulto, seconda soltanto ai traumi per incidenti stradali ed è una patologia cronica che colpisce preferenzialmente le donne con un rapporto incidente di 3 a 1, esordisce tipicamente intorno ai 30 anni e viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni. In Abruzzo, sulla base dei dati dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, vengono stimati oltre 2400 casi prevalenti e 75 nuovi casi incidenti all’anno.
Per offrire una corretta assistenza, si è resa necessaria una nuova organizzazione della rete regionale composta da Centri di Sclerosi Multipla, distinti in primo e secondo livello sulla base dei requisiti organizzativi, dell’autonomia prescrittiva e dei volumi di attività, che opereranno in tutta la regione attraverso l’adozione di un percorso diagnostico terapeutico uniforme e omogeneo su tutto il territorio.
I centri di secondo livello sono stati individuati nei Presidi ospedalieri dell’Aquila, di Chieti e di Lanciano, quelli di primo livello nei presidi ospedalieri di Avezzano e Teramo. In caso di esordio subacuto, il paziente potrà accedere al Centro Sclerosi Multipla mediante impegnativa dei medici di medicina generale, neurologi o altri specialisti in classe di priorità Breve, ossia prima visita entro 10 giorni, al fine di assicurare la presa in carico del paziente e garantire una diagnosi tempestiva e accurata della malattia.
Nella Rete, i Centri riconosciuti adottano le più aggiornate raccomandazioni scientifiche internazionali, che consentono l’impiego dell’intero spettro dei farmaci per la cura della Sclerosi Multipla, che verranno prescritti dagli stessi Centri in grado di garantire una adeguato monitoraggio e la rilevazione di eventuali effetti collaterali, oltre che offrire un trattamento precoce ai pazienti con Sclerosi Multipla recidivante in caso di ricadute cliniche. Un ruolo importante, all’interno della Rete, è stato affidato alla riabilitazione del paziente, che deve massimizzare l’indipendenza funzionale, la riduzione della disabilità e la prevenzione di complicanze secondarie. Anche nell’area riabilitativa, quindi, verrà garantita una uniformità di trattamento in tutto il territorio regionale con la individuazione di quattro livelli di setting riabilitativo e criteri uniformi di trattamento. L’intero modello organizzativo, promosso dall’assessore Paolucci, è stato elaborato da un gruppo di lavoro costituito da specialisti della Sclerosi Multipla della quattro ASL abruzzesi, dai rappresentanti dell’Agenzia Sanitaria e del Dipartimento Salute e Welfare, ma soprattutto con la collaborazione di autorevoli rappresentanti nazionali e regionali dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
“La sclerosi multipla è una malattia molto importante – ha dichiarato l’assessore Paolucci – perché colpisce i giovani, ha un grosso impatto sulle famiglie, sui bambini e sulle capacità cognitive e di autonomia che devono garantire la salute e la dignità di ogni persona. Si tratta per l’Abruzzo di un importante inizio, anche perché ogni paziente non è lo stesso, e il suo trattamento ha bisogno di un approccio e di un percorso assistenziale personalizzato. Non posso che essere soddisfatto, anche perché questo atto programmatorio è stato condiviso in ogni suo passaggio con l’importante associazione dell’AISM, e quindi è un esempio virtuoso di come una buona programmazione sanitaria, venga fatta dal basso con la condivisione di tutti gli operatori”