“La Fase 2 scatterà in Italia fra pochi giorni e non esiste ancora un Piano della Regione Abruzzo capace di affrontarne e programmarne le azioni dalle misure di sorveglianza sanitaria e le iniziative per l’economia. Un ritardo che non possiamo permetterci – così i consiglieri regionali
“Mentre nelle RSA abruzzesi il Covid continua a mietere vittime e contagi, vista la mancanza di un’azione tempestiva e preventiva della Regione Abruzzo, la maggioranza di centrodestra non rinuncia alla propaganda, anche a costo dell’ennesima spaccatura”, così il capogruppo PD in Consiglio
“Quello che è accaduto con la paralisi della cassa integrazione in deroga ai lavoratori abruzzesi è molto più di un disservizio, perché impedisce loro di usufruire di un diritto, per questo presenterò un’interrogazione scritta puntale per capire errori e responsabilità e trarne le
“In queste settimane di emergenza sono state tantissime le segnalazioni ricevute da parte del personale medico e sanitario che opera in molte strutture sia ospedaliere che territoriali, circa la mancanza di dispositivi di protezione individuale, così come la inaccettabile gestione dei tamponi.
“Il bando regionale per il bonus alle famiglie pubblicato ieri rivela tutti i limiti paventati dal Pd fin dal 1 aprile 2020, data di approvazione della legge regionale Cura Abruzzo: i tempi sono lunghi, i meccanismi contorti e di difficile accesso e molte categorie bisognose resteranno
“E’ sempre più tangibile la totale confusione con cui la Regione sta affrontando la gestione dell’emergenza COVID-19. Approssimazione apparsa già tragicamente quando, a sole poche decine di contagiati, erano già 10 gli ospedali abruzzesi compromessi a causa di focolai in atto”,
“Dopo i 40.000 euro della campagna di comunicazione sul Covid assegnati nelle settimane scorse, la Regione starebbe preparando un pacchetto di altri affidamenti attraverso le quattro Asl, fino a importi di 25.000 euro più Iva l’uno. Così, in piena emergenza e mentre gli abruzzesi aspettano
“Mentre le famiglie aspettano ancora i 1.000 euro della Regione Abruzzo promessi da Marsilio e Meloni e i sanitari reclamano legittimamente dispositivi e tamponi per tutelarsi dal Covid e continuare a stare in trincea, l’esecutivo regionale vara una delibera che, nata per ridisegnare competenze
“Una legge debole che rallenta i tempi dell’utilizzo delle risorse, non affronta il tema dello snellimento burocratico e che non ha visto il coinvolgimento delle parti sociali”, così segreteria PD e consiglieri regionali definiscono la Legge CuraAbruzzo varata dal Consiglio regionale. Stamane
“Troppo lunga l’attesa degli esiti dei tamponi a cui vengono sottoposti gli operatori sanitari abruzzesi che operano nell’emergenza, che dovrebbero avere risposte immediate, per mettere al sicuro da dubbi o contagio se stessi, le proprie famiglie e i pazienti con cui vengono a contatto.