“Le imprese pagano un prezzo più alto di altre regioni per la mancanza di una politica economica forte. Grave il silenzio della Regione sulla vertenza Bls-Carispaq”
«Come segretario regionale del Partito Democratico ancora una volta mi trovo a dovere denunciare la totale assenza di una vera politica economica in Abruzzo sta portando i suoi risultati: al di là dei proclami della giunta regionale, l’economia abruzzese continua a far notizia per i dati negativi, da ultimo il record di fallimenti registrato nel 2011. Le imprese stanno pagando cara l’assenza di una regia nei settori vitali dell’economia, a partire dal credito».
«I fallimenti delle aziende abruzzesi, cresciuti del 3,3 per cento nel 2011 a fronte di una riduzione del 7 per cento nelle Marche, sono l’estrema conseguenza di un’economia che non riesce a riprendersi anche perché non sono stati messi in campo strumenti sufficienti da una giunta regionale che pur avendone il potere si perde in chiacchiere e lungaggini. Alle aziende abruzzesi manca il credito, da mesi Castiglione annuncia la pubblicazione di un bando per i consorzi fidi che però non si vede ancora, e la Regione non dice una parola sul rischio concreto che l’Abruzzo perda due fra più radicate banche territoriali come Carispaq e Bls, con l’annuncio di esuberi e perdite di controllo del territorio. E manca qualunque iniziativa che faccia dialogare le tre fondazioni di origine bancaria Tercas, PescarAbruzzo e Carichieti, lasciando inutilizzate risorse importanti e una iniziativa regionale sul credito. Chiodi e Castiglione non sanno far altro che annunciare, ma alla prova dei fatti i loro atti non ci sono e l’Abruzzo ha urgente bisogno di una politica economica forte e coraggiosa».