«Lo studio della Cisl sugli effetti del piano Baraldi rivela un impatto sociale enorme, in una regione già duramente provata dall’uso dell’accetta da parte del commissario Chiodi nella gestione della sanità. Lo stesso Chiodi e la sub commissaria Baraldi stanno giocando con il fuoco».
«Il sindacato denuncia che la presunta riorganizzazione delle strutture extraospedaliere per anziani e disabili porterà ad una drastica riduzione dei posti letto, all’aumento delle spese per i pazienti-degenti, all’esubero di circa 580 lavoratori tra medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, educatori, assistenti. Tutto questo mentre non c’è traccia di un Piano sanitario, della rete dell’emergenza-urgenza, del rilancio della sanità territoriale. L’Abruzzo sta pagando un prezzo troppo alto all’arroganza di Chiodi e Baraldi, che sempre di più sono chiusi nelle rispettive stanze dorate e rifiutano un minimo confronto con i sindaci, gli operatori, i rappresentanti degli abruzzesi. Non siamo disposti a tollerare più questo assoluto rifiuto della trasparenza: Chiodi porti la riorganizzazione della sanità in Consiglio Regionale, discuta i numeri e le conseguenze dei suoi tagli guardando negli occhi gli amministratori, i lavoratori ed i pazienti. Questo clima da segreto di Stato custodito a spese dei cittadini deve essere abbandonato definitivamente, per aprire una discussione serena con gli abruzzesi mettendo al centro non la calcolatrice, ma il diritto alla salute».