La nostra regione è uscita dalla povertà grazie a massicci investimenti industriali, ed ora rischia di vanificare trent’anni di progressi.
-
L’Abruzzo deve tutelare la sua vocazione industriale con la creazione di un’agenzia unica di sviluppo dotata di pieni poteri, affinchè gli imprenditori trovino rapidamente risposte alle proprie esigenze
-
Il sistema dei trasporti merci va fatto entrare nel terzo millennio e occorre trovare la forza istituzionale di dare ai territori distretti produttivi vincenti
-
Automotive, farmaceutico, legno, sono gli assi portanti sui quali investire le risorse industriali dell’Abruzzo